Oggi è la ricorrenza di un evento sportivo che lasciò tracce significative per lo sviluppo dello sport nel nostro Paese: 150 anni fa, il 2 febbraio 1870, si svolse la prima corsa ciclistica su strada, partenza dal Ponte alle Mosse a Firenze e arrivo a Pistoia, 33 km transitando per Poggio a Caiano. Alla gara – organizzata dal neo nato Veloce Club Firenze – presero parte 19 concorrenti, fra di loro alcuni benestanti fiorentini, diversi piemontesi arrivati da pochi anni in città per il “transito” della Capitale, un modenese e un pisano, diversi erano membri della numerosa comunità internazionale che abitava Firenze all’epoca. E fu proprio uno di quest’ultimi a vincere la corsa, il giovanissimo americano Rynner Van Heste, un quindicenne che con il suo velocipede Michaud di fabbricazione francese, staccò fin dall’inizio la concorrenza per arrivare solitario al traguardo pistoiese dopo due ore e dodici minuti.
La celebrazione dell’evento prevede per oggi una rievocazione della gara con la partecipazione di oltre cento ciclisti – alcuni provenienti dalla Francia – molti di loro dotati di attrezzature e abbigliamento d’epoca. Ad organizzarla è l’Unione Nazionale Veterani Sportivi con il sostegno del comitato regionale della Federazione Ciclistica Italiana e dell’Amministrazione Comunale di Firenze.
Gli organizzatori hanno invitato il Centro Studi a intervenire nel prologo dell’evento che si è svolto ieri pomeriggio presso Fabbrica Europa, lo spazio espositivo situato al Piazzale del Re nel Parco delle Cascine e in quella sede, arricchita per l’occasione da biciclette d’epoca provenienti dal Museo del Ciclismo “Gino Bartali”, il Direttore ha potuto sottolineare nel suo intervento la sostanziosa portata culturale della celebrazione, facendo riferimento anche alle sue ricerche sul tema che sono riportate in un bel volume sulla storia del Ciclismo nel territorio fiorentino realizzato più di vent’anni fa insieme all’indimenticato Aldo Capanni e successivamente – dato il grande successo – ristampato nel 2005.